" Il blog di chi vuole ripensare l'usa e getta, trovare alternative sostenibili e condividerle con gli altri prendendosi cura del proprio territorio"


firma la petizione



lunedì 11 gennaio 2010

Un altro distributore di latte crudo per Capannori (LU)

Tra poche settimane, sulla scia del successo del distributore di latte alla spina di Lammari, nella zona del Compitese e precisamente nel archeggio della scuola media di S.Leonardo in Treponzio, aprirà un secondo punto automatico di erogazione di latte crudo nel Comune di Capannori (LU).

Ad alimentarlo sarà un produttore locale in possesso delle necessarie certificazioni.
“Alla luce del grande riscontro ottenuto dal distributore di Lammari, che dalla sua apertura nel febbraio 2008 ha erogato ben 100 mila litri di latte, – spiega l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci - abbiamo voluto ampliare il progetto per soddisfare la crescente richiesta da parte dei cittadini, che sempre più apprezzano i prodotti della filiera corta.

L’installazione di questo secondo distributore, che sarà attivo all’inizio del prossimo febbraio, sarà accompagnata da una campagna di comunicazione e informazione alla cittadinanza sulle caratteristiche del latte crudo, di ottima qualità e dalle ottime proprietà nutritive.

Il progetto ci permetterà di ridurre ulteriormente la produzione dei rifiuti contribuendo al grande obiettivo Rifiuti Zero al 2020 che vogliamo raggiungere con coraggio e determinazione”.


Una nuova modalità di vendita dei prodotti, quello della filiera corta, che a Capannori sta prendendo sempre più piede essendo molto apprezzata dai cittadini, non solo per la qualità e la freschezza dei prodotti, ma anche per il risparmio.

Un litro di latte crudo acquistato ad un distributore alla spina costa infatti 1 euro, circa 20-30 centesimi in meno rispetto ai punti vendita tradizionali.
 Anche per quanto riguarda il nuovo distributore della zona sud il latte potrà essere spillato in contenitori portati da casa, oppure in bottiglie di vetro acquistabili sul posto al prezzo di 50 centesimi.

A Lammari, dopo la fase iniziale, il latte viene erogato per il 90% in contenitori, soprattutto in vetro, portati da casa: pratica, questa, che ha permesso di non immettere nell’ambiente circa 85 mila imballaggi.

Sempre a Lammari la quota di latte venduta è cresciuta di giorno in giorno, con una media di 200 litri nell’arco di ventiquattro ore e picchi che hanno raggiunto anche i 500 litri.


“La valorizzazione della filiera corta, delle iniziative per la riduzione dei rifiuti e la distribuzione dei prodotti alla spina – conclude Ciacci – sono iniziative pensate per contribuire a costruire una società meno legata alla pubblicità e che invece incentivi l’uso di prodotti di qualità, provenienti da produzioni locali per lo sviluppo dell’economia locale e il rispetto dell’ambiente “.

Nessun commento:

Posta un commento