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mercoledì 19 agosto 2009

L'industria della plastica la spunta a Seattle, non passa la tassa sui sacchetti usa e getta







L'esito d
el referendum del 18 agosto vede il 58.17% dei votanti contrari all'applicazione di una tassa sugli shopper monouso e il 41.83% a favore

L'industria della plastica grazie un massiccio investimento di uomini e mezzi, si parla di una spesa pari a 1,4 milioni di dollari come riportato recentemente da un giornale locale, ha ottenuto una facile vittoria al referendum. L’American Chemistry Council (ACC) che rappresenta i produttori leader delle materie plastiche negli Stati Uniti come Dow Chemical e Exxon Mobil ha diretto le operazioni di contrasto.
Difficile pensare che una maggioranza di cittadini voti per l'imposizione di una tassa che va a toccare le proprie tasche, su questo assunto è stata prontamente ingaggiata dall'ACC, nel luglio del 2008, la battaglia al decreto appena emanato dall'amministrazione di Seattle.
Prontamente sono stati inviati nella zona addetti stipendiati dall'ACC per raccogliere le firme necessarie che sembra siano state pagate due dollari l'una. Le 20.000 firme così raccolte hanno bloccato l'entrata in vigore del provvedimento prevista per il gennaio 2009 che prevedeva l'introduzione di una tassa pari a 20 centesimi applicabile su tutti i sacchetti monouso in plastica e carta distribuiti gratuitamente da negozi alimentari, drogherie e supermercati.

Per saperne di piu:

A Seattle si vota per l'applicazione di una tassa sugli shopper monouso in plastica e carta
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Eco dalle città- : Seattle vota per tassare i sacchetti usa e getta

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