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venerdì 10 giugno 2011

Campagna internazionale a favore del vetro




Per promuovere l'uso del vetro è stata lanciata da qualche giorno una campagna di marketing in grande stile “Glass is life” contemporaneamente in Europa, Nord America, America Latina e Asia del Pacifico dal più grande produttore mondiale di packaging in vetro la O-I (Owens-Illinois Inc. – NYSE:OI).
Il vetro oltre che riciclabile al 100% è il materiale ideale per conservare gli alimenti perché in grado di mantenere intatti profumi e sapori e da sempre si potrebbe affermare visto che si ritiene che il suo impiego risalga almeno 5 mila anni fa, al periodo dei Fenici. Il vetro come spiega Luciano Piergiovanni, professore del Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari dell'Università di Milano in un articolo di La Repubblica "L'inerzia fisica - ossia l'assoluta barriera che il vetro oppone al passaggio di gas o vapori e l'impossibilità di fenomeni di 'migrazione' di sostanze nell'alimento; l'inerzia chimica, ossia l'assenza di reazioni chimiche nel contatto tra contenitore e contenuto; infine la trasparenza alla luce visibile, che permette di controllare direttamente lo stato del contenuto, ma che è combinata a una forte impenetrabilità da parte delle radiazioni ultraviolette, le più pericolose per gli alimenti".

Secondo José Lorente, presidente di O-I Europa questa campagna è necessaria poiché nonostante diversi studi e sondaggi abbiano dimostrato di essere il materiale preferito dai consumatori in molti paesi le aziende non sempre ne tengono conto e hanno sostituito nel corso degli anni gli anni il vetro con la plastica o il tetrapack.

Un sondaggio internazionale commissionato da O-I nel 2008 ha rilevato che che il 91% dei consumatori preferisce avere il vetro come packaging per prodotti alimentari mentre solamente il 10 % degli alimentari viene commercializzato nel vetro. Un recente sondaggio di O-I compiuto lo scorso aprile intervistando 1000 americani negli USA ha rilevato una preferenza di quasi il 70% dei consumatori per il vetro.

Anche in Italia e in Europa il vetro è il materiale preferito, come onferma l’ultima indagine europea resa nota dalla “European Container Glass Federation” - FEVE la federazione europea dei contenitori di vetro) lo scorso maggio 2011 che ha raccolto le opinioni di 8000 consumatori appartenenti a 17 paesi europei valutandone l’interesse e l’approccio nei confronti dei materiali da imballaggio .
I consumatori italiani preferiscono acquistare alimenti e bevande in bottiglie e contenitori di vetro perchè, a differenza di quelli in plastica ,preservano meglio il gusto di cibi e bevande e possono essere più facilmente riciclati. Inoltre un italiano su due vorrebbe anche il latte in bottiglie di vetro ma solo il 6% riesce a comprarlo”.

Secondo lo studio, il 54% dei consumatori europei sceglie di acquistare prodotti contenuti nel vetro, perché mantiene intatto il gusto di ciò che contiene (62% in Italia), il 48% perché è sicuro e non provoca danni alla salute (58% in Italia) e il 43% dei consumatori europei ed italiani lo preferiscono perché è amico dell’ambiente. Il vetro infatti è anche il materiale da imballaggio più riciclato dai consumatori: 80,1% in Europa e addirittura 86,3% in Italia.

Una precedente ricerca del 2010 condotta a livello europeo dalla TNS su circa 10.000 intervistati in 19 Paesi vedeva per l'Italia l’88% degli intervistati favorevole a trovare più packaging in vetro sugli scaffali il il 48% propenso a spendere qualche euro in più pur di avere un prodotto conservato nel vetro.

In conclusione la palla passa all'industria alimentare che dovrebbe prendere atto di questa preferenza e ai cittadini che dovrebbero passare dalle dichiarazioni di intenti ai fatti cominciando a comprare alimenti o bevande nel vetro quando disponibili. Tuttavia la soluzione più conveniente a livello ambientale , capace di ridurre lo spreco di risorse ed energia, resta il riuso del vetro con il sistema del vuoto a rendere. Questo sistema per essere realmente sostenibile deve essere organizzato e gestito a livello locale con aziende che si occupano della produzione alimentare e aziende che si occupano di recuperare ed igienizzare i vuoti da ritornare alle aziende. Inoltre per ottimizzare e semplificare il sistema bisognerebbe andare verso una standarizzazione del design e dei formati dei contenitori in modo che possano servire diverse marche e prodotti.

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