"Le bottiglie di plastica sono una di quelle cose che di solito finiscono nelle discariche", ha detto Bruno, secondo da destra nella foto. "Quando uso la mia borraccia mi sento come se stessi aiutando l'universo non usando più plastica. Le bottiglie di plastica non si prestano per essere riutilizzate, si consumano e si formano delle muffe ".
Jayne Charlamb, che presiede il Comitato di MPH Green Committee racconta che la distribuzione delle bottiglie rappresenta la fase finale di un progetto di educazione ambientale che ha visto anche l'eliminazione della vendita di acqua in bottiglia in tutto il campus e l'istallazione di fontane ed erogatori di acqua microfiltrata e refrigerata dove si possono riempire le borracce.
Allo stesso tempo si serve l'acqua del campus anche durante tutte le riunioni e gli eventi al posto dell'acqua in bottiglia.
"C'è stata qualche resistenza," ha detto Charlamb. "Ma è importante spiegare ai ragazzi che non sempre ciò che ci risulta facile e conveniente è la migliore scelta per l'ambiente, e i ragazzi si stanno abituando a fare queste considerazioni prima di agire. Questo insegnamento va trasmesso ai bambini con l'educazione scolastica in modo che possano condividerlo tornando a casa con le famiglie. "
Gli studenti hanno appreso che sono circa 140 milioni le bottiglie monouso in plastica che finiscono nelle discariche ogni giorno e che , se messe una accanto all'altra coprirebbero il tragitto che da New York porta in Cina e ritorno. Inoltre ,di questi 140 milioni , solamente una minima parte ne viene riciclata e grandi quantità raggiungono i corsi d'acqua e a seguire i mari e gli oceani inquinando per centinaia e centinaia di anni.
La scuola ha inoltre installato pannelli solari sul tetto, sta aumentando le percentuali di materiali riciclati, praticando il compostaggio, e tagliando il consumo di carta, evitando, tra le altre azioni, la spedizione di lettere per posta.
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