Cosa hanno in comune i sacchetti di plastica e i rifiuti tessili ?
Una risposta si trova nel progetto BAGS Across the Globe di Ann Savageau, Professore Associato di Design presso l'Università della California di Davis ( UC Davis).
Nel 2006 Ann Savageau tiene un corso di laurea sulla sostenibilità e facendo una ricerca sui materiali comincia a rendersi conto del pesante impatto ambientale causato dai tanti prodotti di consumo creati dai designers e decide di insegnare alla nuova generazione di designers a creare dei prodotti che possano migliorare il pianeta invece di aggiungere altri rifiuti nelle discariche.
A partire dal consumo fuori controllo dei sacchetti di plastica e dalle quantità di rifuto tessile prodotto nel campus la docente fonda nel 2008 un progetto chiamato BAG Across the Globe allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'impatto ambientale dei sacchetti e fornire un'alternativa sostenibile e bella a vedersi come le borse riutilizzabili.
Per raggiungere questi obiettivi sono state create dagli studenti 160 borse tutte diverse che sono state spedite a 80 persone in due esemplari. Ai beneficiari veniva richiesto di tenere una borsa e di regalare l'altra ad un amico per diffondere il messaggio.
Secondo le stime di Ann Savageau sono oltre 200 le persone hanno partecipato a BAGS Across the Globe e sono stati coinvolti anche studenti delle scuole elementari a Londra e gli studenti di design di un'altra università della Colombia la Pontificia Universidad Javerianna di Cali.
Le borse sono state realizzate da 11 studenti del corso di design insieme alla docente e con l'aiuto di altri studenti universitari interni che hanno contribuito a creare il sito e il logo dell'iniziativa. In particolare hanno lavorato diversi mesi per preparare le borse e i materiali che verranno esposti in una mostra che verrà inaugurata l'11 gennaio prossimo dal titolo “Designing to reduce waste”.
Questa mostra vedrà anche alcune installazione come un tornado di oltre un migliaio di sacchetti che rappresentano la quantità di sacchetti consumata da due persone in un anno in California e una pietra di plastica di trenta chili trovata nello stomaco di un cammello che ha causato la morte dell'animale. Anche i cammelli, animali ruminanti, mangiano sacchetti e corde di plastica che si calcificano formando delle pietre che occludono lo stomaco.
Anche gli studenti del corso di design della moda hanno adottato il progetto e creeranno una propria serie di borse riutilizzabili con tessuti di recupero raccolti nel campus che venderanno per raccogliere fondi per la loro sfilata annuale.
Per saperne di più visita il sito del progetto.
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