Questo il dato emerso dal dossier che fa il punto su affidamenti, analisi della domanda di risorsa e di infrastrutture, gli investimenti e le tariffe, le carte dei servizi e le prestazioni. La sesta edizione del "Blue Book 2010", stilato da ANEA (Associazione nazionale autorità e enti di ambito) in collaborazione con Utilitatis, ha fotografato un quadro non proprio roseo sulle prospettive del sistema idrico nazionale.
Secondo l'Ocse inoltre, i principali consumi di acqua sono dovuti all'igiene personale (33% per docce e bagno ed 10% per lavandini), seguiti dall'uso della toilette (31%), dagli elettrodomestici (11% per le lavatrici e 3% per le lavastoviglie). I consumi esterni (giardinaggio e piscine) rappresentano invece il 3% del totale.
Crescono allo stesso tempo nel nostro paese le tariffe dell'acqua, nonostante l’erogazione di questo servizio sia ancora tra i più economici: attualmente un metro cubo di acqua costa 1,37 euro, ma nel giro di dieci anni potrebbe arrivare a 1,63 euro. Per quanto riguarda la spesa media mensile di una famiglia di tre persone, quest’ultima si attesta sui 22 euro al mese, pari a un'incidenza dello 0,8% sul paniere complessivo della spesa.
La spesa media per il sistema idrico integrato si attesta a 134 euro l'anno per un consumo di 100 mc e a 201 euro l'anno nel caso di 150 mc. Come sempre, visto come è impostato per legge il sistema tariffario (sono inclusi i costi degli investimenti) si registrano marcate differenze tra le varie aree del Paese: gli esborsi più elevati sono stati rilevati in Toscana (193 euro l'anno per un consumo di 100 mc e 301 euro l'anno per 150 mc), mentre la spesa più contenuta é stata riscontrata in Molise (43 e 73 euro l'anno) e Lombardia (rispettivamente 60 e 91 euro).
In Europa le risorse totali di acqua dolce sono relativamente abbondanti (2,3 milioni di metri cubi l'anno) e solo il 13% di questa quantità viene utilizzata. Ma, in 12 Paesi concentrati soprattutto nell'area del Mediterraneo, c'è una situazione critica: Romania, Belgio, Danimarca, Grecia, Turchia, Portogallo e Regno Unito soffrono infatti di lieve stress idrico, mentre Cipro, Malta, Italia e Spagna si trovano addirittura in una condizione peggiore.
L'acqua non va sprecata, anche un semplice gesto può contribuire a cambiare la situazione!
Articolo tratto da Lifegate di Alessandro Belotti
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