mercoledì 2 dicembre 2009
Tra mercatini e botteghe: i premi per ridurre
di Eleonora Anello
Tra le campagne locali maggiormente riuscite all’interno della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, conclusasi sabato 29 novembre 2009, quelle che hanno sposato la strategia del premio e che allo stesso tempo si sono unite ad ambiti attinenti alla dimensione “naturale”, come il commercio di prodotti biologici, sono risultate tra le più caratteristiche e le più riuscite.
Tra prodotti artigiani e cibi bio, in piazza Mazzini a Casale Monferrato, all’interno del mercatino “Il Paniere”, la cooperativa sociale SENAPE, sabato 21, ha portato avanti il progetto M.I.M.O.S.A. (Metti In Moto Ogni Sporta Ancora): un laboratorio di cucito aperto a tutti in cui imparare a realizzare la propria sporta con tessuti di recupero, con materiali cioè che sarebbero finiti in discarica. Sono state cucite centinaia di borse per la spesa che sono state poi utilizzate non solo al Paniere ma anche al negozietto RiciCuci per tutto il periodo della Settimana. Così, per ogni acquisto effettuato, il consumatore ha potuto ottenere in omaggio un regalo utile. Abbiamo chiesto a Mirella Ruo, socia fondatrice di Senape, come mai sia stata effettuata la scelta del premio come incentivo: «Personalmente ritengo che il premio possa rendere più efficace la strategia comunicativa e che, seppur in modo diverso, premiare chi è virtuoso e chi lo deve diventare sia utile per raggiungere lo scopo che ci si è prefisso. La possibilità di un riconoscimento stimola l’individuo ad agire per ottenerlo, parimenti veder riconosciuti i propri sforzi sollecita a proseguirli. La distribuzione è stata l’occasione per parlare con le persone, prevalentemente donne, sull’utilità di ridurre i rifiuti e sulle varie strategie che già diversi cittadini stanno adottando e per sondare le loro abitudini».
L’incentivazione è una leva fondamentale per migliorare l’efficienza e l’efficacia delle prestazioni qualitative e quantitative degli individui. Dunque, meglio premiare chi è virtuoso o chi lo deve diventare? E soprattutto, che valore deve avere il premio? È importante che sia utile?
Ai quesiti risponde Paolo Mogno, titolare dell’Ecobottega di Salzano (VE) che ha aderito da qualche mese alla campagna "Porta la Sporta "e ha partecipato con successo alla campagna europea: «La Settimana sembra fatta apposta per il nostro negozio che è nato proprio per dare la possibilità concreta al cittadino di acquistare meno rifiuti. Abbiamo pensato al premio (lo sconto) proprio per simulare le solite offerte della grande distribuzione ma questa volta i prodotti in promozione sono solo quelli che permettono la riduzione di rifiuti alla fonte. Una promozione quindi economica ma anche culturale che premia chi è già virtuoso ma che ha l’obiettivo principale di avvicinare chi deve ancora diventarlo. Abbiamo notato infatti una grande volontà da parte delle persone di accettare forme di vendita come la nostra che evitano gli imballaggi e l’”usa e getta”».
Il regalo ha quindi una notevole forza sulla vendita del prodotto perché la sua rappresentazione è sempre positiva, sia a livello conscio che inconscio. Come mai avete scelto di omaggiare i vostri clienti anche con una caramella?
«La caramella, facilmente e immediatamente ottenibile, è il simbolo per antonomasia del premio che si dà al bimbo che ha capito la lezione e che è stato bravo. Ecco noi vorremmo premiare i nostri clienti con questo gesto semplice ma evocativo perché realmente pensiamo che siano “bravi” a trovare la forza di sfuggire alle tentazioni delle “comodità” del supermercato».
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